Il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria afferisce alla Classe delle lauree magistrali LM-42 di cui al D.M. 270/2004. Il corso, la cui durata è pari a cinque anni, è composto sia da insegnamenti teorici che pratici finalizzati all'acquisizione di un numero complessivo di crediti formativi universitari (CFU) pari a 300. Al termine degli studi, che si concludono con una prova finale di 9 CFU, allo studente viene conferito il titolo di Dottore in Medicina Veterinaria, che consente l'accesso a Master di secondo livello, Scuole di Specializzazione e Dottorati di ricerca.
Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente, oltre a possedere adeguate conoscenze e competenze di biologia, chimica, fisica e matematica, cultura generale e ragionamento logico. Il possesso di tali conoscenze e competenze sarà verificato attraverso la prova di ammissione. Essa è predisposta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e si svolge in ambito nazionale in data che viene stabilita dallo stesso.
Attraverso un approccio d'insegnamento che integra corsi teorici, attività laboratoriali e di tirocinio, il Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria si propone di fornire conoscenze avanzate e di formare capacità professionali adeguate allo svolgimento di attività complesse di coordinamento e di indirizzo nel settore medico veterinario e sanitario, con particolare riferimento all'impiego di metodologie innovative utilizzabili nel settore della diagnostica, della profilassi, della terapia e del controllo delle malattie infettive e parassitarie finalizzate a mantenere o ripristinare lo stato di salubrità, igiene e qualità degli alimenti di origine animale, nonché nel settore della produzione e trasformazione alimentare. Al termine del percorso formativo, i laureati della classe magistrale in Medicina Veterinaria dovranno possedere:
le conoscenze teoriche essenziali che derivano dalla scienza di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;
la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salute, di malattia e di benessere dell'animale singolo e in allevamento, ivi compresi gli organismi acquatici e gli aspetti antropozoonosici interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato e approntando interventi medici e chirurgici idonei a rimuovere lo stato di malattia;
conoscenze di epidemiologia, diagnosi, profilassi, terapia e controllo delle malattie infettive e parassitarie degli animali;
la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salubrità, l'igiene, la qualità e le alterazioni degli alimenti di origine animale che possono pregiudicare la salute dell'uomo; devono altresì conoscere i processi produttivi e di trasformazione degli alimenti di origine animale;
le conoscenze di nutrizione e alimentazione animale e delle tecnologie di allevamento;
la capacità di rilevare e valutare criticamente l'impatto dell'allevamento animale sull'ambiente;
la capacità di progettare, attuare e controllare i piani della sanità pubblica veterinaria;
la capacità di gestire e controllare le filiere di produzione degli alimenti di origine animale e la loro sicurezza;
la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.
Previa abilitazione nazionale alla professione di medico veterinario e iscrizione all'Albo, i laureati in Medicina Veterinaria potranno svolgere attività:
libero-professionale nel settore degli animali da compagnia, da reddito, esotici e selvatici;
nell'ambito della sanità publlica e sicurezza alimentare;
nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale;
nell'ambito degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali;
nell'industria farmaceutica, di produzione e trasformazione degli alimenti di origine animale, in qualità di consulenti o dipendenti;
presso Università ed enti di ricerca, pubblici e privati;
presso enti locali (Province, Regioni), nazionali (Ministeri), e comunitari.
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